Studio JUPITER: la proteina C-reattiva può rappresentare un target per il trattamento con statine nella prevenzione primaria cardiovascolare ?


La più importante attività delle statine, note anche come inibitori dell’HMGCo-A reduttasi, è quella di abbassare i livelli di colesterolo LDL.
Inoltre, le statine hanno dimostrato di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari negli studi di prevenzione primaria e secondaria.

E’ stato osservato che la grandezza della riduzione del rischio cardiovascolare associata alle statine è maggiore rispetto a quella predetta sulla base della sola riduzione del colesterolo LDL.
Una probabile spiegazione per questo effetto è l’azione antinfiammatoria delle statine.

I Ricercatori dello studio CARE ( Cholesterol and Recent Events ) e dello studio AFCAPS/TexCAPS ( Air Force/Texas Coronary Atherosclerosis Prevention Study ) hanno mostrato che la grandezza della riduzione del rischio associata alla terapia con le statine era maggiore tra i soggetti che presentavano elevati livelli di hs-CRP ( proteina C reattiva ad alta sensibilità ).
Si sta accumulando evidenza circa il fatto che le statine abbassino i livelli plasmatici di hs-CRP in modo ampiamente indipendente dalla riduzione dei livelli di colesterolo LDL.

Lo studio JUPITER ( Justification for the Use of Statins in Primary Prevention: an Intervention Trial Evaluating Rosuvastatin ) è un trial di grandi dimensioni disegnato per valutare se la terapia con statine, e più precisamente con Rosuvastatina 20mg/die ( Crestor ), somministrata a soggetti sani con bassi livelli di colesterolo LDL ed elevati livelli di hs-CRP, può prevenire la malattia cardiovascolare.

Lo studio JUPITER determinerà se la riduzione di hs-CRP, indipendentemente dalla riduzione del colesterolo LDL, sia in grado di fornire un beneficio clinico. ( Xagena2006 )

Mora S, Ridker PM, Am J Cardiol 2006; 97: ( 2S1 ): 33-41

Cardio2006 Farma2006


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